In questa sezione potete trovare alcune curiosità su canzoni a cui Marco si è evidentemente ispirato per scrivere le proprie o, viceversa, su brani di altri artisti che ricordano note già scritte da Marco. Lo scopo di questa sezione non è quello di giudicare o condannare presunti plagi, ma solo quello di fornire ad ognuno la possibilità di confrontare e formulare un proprio personale parere in merito. È anche per questo che in questa sezione non troverete mai la parola plagio (se non espressa da terzi), la cui definizione rigorosa è, peraltro, soggetta ad interpretazione.
Se qualcuno dovesse possedere qualche informazione aggiuntiva su questi o altri casi di "ispirazione", mi farebbe un favore se mi contattasse.
- Vai con lui
Un piccolissimo richiamo al brano di Marco del 1990 è presente nelle primissime note d'inizio di Stai con me di Raf, inclusa nell'album Cannibali del 1993. La somiglianza tra le introduzioni delle due canzoni può essere accentuata dal fatto che vengono eseguite nella stessa tonalità e con lo stesso strumento (un pad sintetizzato), sebbene il tempo sia diverso. D'altra parte si tratta di sole tre note ed è molto probabile che la "citazione" sia del tutto involontaria.
Dello stesso tipo, e della stessa entità, è il richiamo a Vai con lui presente in A braccia aperte di Renato Zero (album Cattura, anno 2003).
- Il niente
Avete presente quando si dice "questo prodotto vanta innumerevoli tentativi di imitazione"? Bene, più o meno questo sembra essere il caso de Il niente, il cui motivo principale lo possiamo trovare pressoché inalterato in ben due brani. Provate, infatti, a confrontarlo con il giro di note portante di Landscape di Robert Miles e con quello di Glorious di Andreas Johnson... A questi, aggiungetevi poi le somiglianze melodiche (gli esperti di musica perdonino la scarsa precisione di questa mia espressione) che possiamo riscontrare in Stai con me dei Pooh e nella perlomeno sospetta introduzione di Ancora in volo di Al Bano Carrisi, che pare essere stata "eliminata" nella seconda esecuzione a Sanremo del 1999 (informazione non verificata)...
Ad essere obbiettivi, comunque, qualcosa che ricorda vagamente Il niente lo si può riscontrare anche nell'introduzione e in alcuni violini di sottofondo di Cowboys and angels di George Michael, composta qualche mese prima ed uscita in singolo nello stesso anno di Malinconoia, l'album a cui appartiene Il niente: tuttavia si tratta di poca cosa, anche perché la canzone di Michael cambia totalmente dopo l'introduzione e prosegue in una direzione Jazz assolutamente estranea alla canzone di Marco.
Per quanto riguarda il caso di Johnson, trattandosi dell'esempio più evidente e famoso tra tutti quelli citati, il critico musicale Mario Fegiz si è espresso in termini di "plagio clamoroso e molto evidente", tanto da parlarne con lo stesso Masini: Marco rispose che, da amante della musica, non se la sentiva di denunciare il caso, trattandosi, inoltre, a suo dire, di poche note... sì, però se contiamo che Glorious è costruita pressoché su quelle sole note, il dubbio rimane...
- Cenerentola innamorata
Il testo di Cenerentola innamorata ha qualche somiglianza con quello di Piccola storia ignobile di Francesco Guccini, canzone del 1976 contenuta nell'album Via Paolo Fabbri 43 e scritta interamente da Guccini. D'altra parte, le due canzoni affrontano un tema simile: una donna che, dopo aver fatto l'amore con un uomo, resta involontariamente incinta e si trova a dover affrontare la responsabilità di un bimbo portato in grembo ma non aspettato. Ed ecco che, in tutto questo, ritroviamo in entrambe le canzoni figure come il padre “fiero di sua figlia”, la madre che, a suo tempo, l'ha fatto per dovere, lui che l'ha abbandonata con la scusa che ella non può dimostrare che il figlio sia suo, l'angoscia di lei nel non sapere cosa fare e l'incapacità dell'io lirico di dare un consiglio definitivo che possa sciogliere dubbi e preoccupazioni. L'epilogo dei due brani è, tuttavia, piuttosto differente. A dispetto di tutte le voci che vogliono Masini disperato, infatti, dal brano di Marco traspare molta più speranza ed ottimismo: alla fine vince l'amore, quello materno, in grado di superare ogni paura ed ogni vergogna e di annientare quell'"amore, che non è amore", che ha portato a fare uno sbaglio così doloroso, ma che, di per sé, non significa comunque che lei sia irrimediabilmente sbagliata. La canzone di Guccini, invece, oltre a testimoniare l'aborto, si conclude con alcuni giudizi forse polemici e provocatori, ma comunque molto duri: “Ed allora questo sbaglio è stato proprio tutto tuo, noi non siamo perseguibili per legge” e “Se tu te la sei voluta, cosa vuoi mai farci adesso? E i politici han ben altro a cui pensare”.
Visualizza il testo di Piccola storia ignobile
- Il giorno dei perdenti
Anche in questo caso siamo di fronte ad una "ispirazione" alquanto evidente... Nel 2000 il noto gruppo Dance chiamato Unconditional ha pubblicato un brano dal titolo Computer love, in cui le strofe cantate cavalcano in modo imbarazzante le note de Il giorno dei perdenti di Marco...
C'è da dire, peraltro, che il giro di basso de Il giorno dei perdenti ricorda da vicino quello di Fotografie, di Claudio Baglioni, contenuta nell'album Strada facendo del 1981.
- La voglia di morire
Citazione fugace, quella di Marco, che ne La voglia di morire (1991) inserisce un'introduzione di pianoforte che ricorda un po' quella di Ragazze dell'Est di Claudio Baglioni, contenuta nell'album Strada facendo del 1981. Si tratta, comunque, di poca cosa, che si nota, forse, solo per il modo simile in cui viene suonata.
- Anna viviamo
È sul finire del 2001 che ha cominciato a sentirsi per radio la canzone Un cante gitano di un certo Lorenzo Ballarin, nome nuovo nel panorama della musica italiana. L'album che lo contiene, pubblicato solo l'anno seguente, è Mi sono innamorato. Il primo singolo, tuttavia, costituisce un esordio che non fa certo onore a Ballarin, in quanto il motivo principale di Un cante gitano suona in modo fin troppo simile ad Anna viviamo. Non si tratta di un'evidenza clamorosa, però già al primo ascolto non può non venire in mente la canzone di Marco, datata 1993. Anche le parole, ironia della sorte, hanno qualcosa in comune: l'invito a partire per arrivare lontano ed il gesto di prendere la mano sono immagini presenti in entrambi i brani, sebbene in contesti molto diversi. Ma se tutto ciò non bastasse, provate anche ad ascoltare Ragazze dell'Est di Claudio Baglioni (album Strada facendo, 1981)... sembra di sentire l'altra metà di Un cante gitano! Speriamo comunque che questo giovane artista possa rifarsi in futuro...
- Un piccolo Chopin
Questa volta è Marco ad ispirarsi e, più precisamente, al "collega" Umberto Tozzi, con il quale ha lavorato per tanti anni come arrangiatore e tastierista. La canzone con cui Un piccolo Chopin ha qualcosa in comune è Un fiume dentro il mare. Fortunatamente, l'orchestralità della canzone di Marco non è riscontrabile in quella di Tozzi, molto più Pop, per cui possiamo dire che le somiglianze più evidenti si limitano alla "cadenza melodica" in conclusione di alcune strofe, a cui va aggiunta un'armonia comune ad entrambe le canzoni.
È inoltre curioso come l'inizio di alcune strofe della canzone di Tozzi sembrino, invece, aver ispirato gli O.R.O. per Un amore in due...
- Frankenstein
L'attacco del ritornello di Frankenstein (1995) assomiglia un po' a quello della canzone Hanno arrestato Paperino di Renato Zero, contenuta nell'album Trapezio del 1976. Si tratta, comunque, di un paio di accordi e nulla più, tant'è che poi le due canzoni si differenziano in modo netto, nel ritmo e nella melodia. È difficile, dunque, stabilire se possa trattarsi di una piccola voluta citazione o di semplice involontarietà, sebbene sia stata espressa pubblicamente più volte la stima di Marco nei confronti di Renato, cosa, peraltro, che dev'essere reciproca, vista anche la volontà del cantautore romano di avere come ospite Masini al raduno del 2003 del proprio fan club, giusto per citare un episodio.
- Profondo porpora
È ancora Marco ad ispirarsi ad altri in Profondo porpora (1998): l'attacco del ritornello, infatti, assomiglia abbastanza a quello di '74-'75 dei The Connells, canzone che ebbe notevole fortuna in Europa, contenuta nell'album Ring del 1993. La somiglianza può essere più o meno avvertita a seconda dell'orecchio, probabilmente perché le due canzoni sono in tonalità diverse e Profondo porpora presenta variazioni più accentuate, ma l'ascoltatore attento coglierà sicuramente il richiamo.
È invece più evidente la somiglianza della melodia principale di Non ci facciamo compagnia di Biagio Antonacci (album Convivendo - Parte 1, anno 2004) con quella della stessa Profondo porpora.
- Lungomare
Un altro caso in cui Marco ha fatto un po' il "furbetto", perché per l'introduzione di Lungomare non ci sono scusanti: è quasi identica a quella di Lucky man dei Verve. Fortunatamente, però, la canzone di Marco non prosegue tutta uguale come l'originale. Non si capisce bene, invece, se Anastacia, con la sua Cowboys and kisses, abbia preso maggior ispirazione dai Verve o da Marco: l'introduzione, infatti, è ancor più "fedele" a quella di Lucky man, mentre l'accompagnamento strumentale del resto della canzone ricorda molto il ritmo e l'arrangiamento di Lungomare. Mah...
- Raccontami di te
E questa volta Marco... si ispira a se stesso! Raccontami di te presenta, infatti, la stessa armonia e una struttura quasi identica a quelle di T'innamorerai. Della somiglianza si sono accorti in molti quando Marco ha presentato questo brano all'edizione di Sanremo del 2000 e, sicuramente, non ha contribuito a rendere la canzone più gradita al pubblico, tanto da finire persino a Striscia la notizia... C'è da dire un bel "purtroppo", perché Raccontami di te presenta, forse, uno dei testi più belli mai scritti da Marco ed anche musicalmente non ha nulla da invidiare alla "cugina"... che però è stata scritta sette anni prima.
- Ancora vita è
Dopo il caso Lungomare-Lucky man, questo è forse quello più evidente che vede Marco ispirarsi a canzoni di altri artisti: la melodia di Ancora vita è (2000), infatti, ricorda molto da vicino quella di Eye in the sky degli Alan Parsons Project, contenuta nel loro album avente lo stesso titolo e pubblicato nel 1982. C'è da dire che il brano di Marco è molto personalizzato "alla sua maniera", però la somiglianza è notevole.
- 10 anni
Una volta tanto è Claudio Baglioni a citare Marco (anziché viceversa): nella sua canzone Mai più come te (album Sono io - l'uomo della storia accanto, anno 2003), infatti, la melodia principale, suonata dalla chitarra acustica, è pressoché identica a quella di 10 anni di Marco (album Raccontami di te, anno 2000).
Qualche richiamo non troppo esplicito a questa canzone, del resto, la si può ritrovare anche in Terre emerse di Stefano Zarfati (album Moto perpetuo, anno 2004).
- La danza della ragione
Ancora una citazione (difficile dire se voluta o meno) ad un brano di Marco, più precisamente La danza della ragione (album Uscita di sicurezza, anno 2001), la ritroviamo questa volta nel brano Il mio amico di Gianni Morandi (album L'amore ci cambia la vita, anno 2002): la parte iniziale, quasi parlata, ricorda molto da vicino le strofe iniziali del brano di Marco, anche per l'essenzialità della musica di accompagnamento.
- Vivere liberamente
Un richiamo di cui si erano accorti in molti è quello di Vivere liberamente, pubblicata da Marco nel 2001, nei confronti della canzone Forma e sostanza dei Consorzio Suonatori Indipendenti, meglio conosciuti come C.S.I.. Questa canzone, inserita nel 1997 nell'album Tabula rasa elettrificata, presenta lo stesso ritmo ed arrangiamenti molto simili a quelli del pezzo masiniano: la volontà di emulazione appare quasi evidente nelle intenzioni del team di Marco, che con l'album Uscita di sicurezza ha voluto spaziare in numerosi generi e stili musicali anche meno battuti in passato.
- Io non ti sposerò
Le prime note della melodia principale di Io non ti sposerò di Marco (album .. il mio cammino, 2003) sono le stesse di quelle del ritornello di Fidati di me di Laura Pausini, contenuta nell'album Tra te e il mare del 2000. Fortunatamente la somiglianza tra le due canzoni si ferma qui.
- Benvenuta
In Benvenuta (album .. il mio cammino, anno 2003), troviamo una costruzione della canzone ed un'armonia molto simile a quella di Wherever you will go dei The Calling (album Camino Palmero, anno 2002). Pur non compromettendo la godibilità della canzone di Marco, la vicinanza tra i due pezzi è piuttosto stretta ed è probabile che corrisponda ad una volontà precisa di esplorare un certo tipo di sonorità e di ritmo.
D'altra parte è curioso osservare come le primissime note della stessa Benvenuta, eseguite dalla chitarra acustica, richiamino alla mente quelle dell'introduzione di Ali di cera: un'autocitazione di un pezzo del 1998 (album Scimmie).
- L'uomo volante
La canzone di Marco vincitrice del festival di Sanremo 2004, inserita nell'album Masini, pubblicato nei giorni dello svolgersi della manifestazione, presenta una melodia molto semplice, che, in diversi punti della canzone, richiama alla mente cenni di numerose altre canzoni. L'analogia più evidente è riscontrabile nella pausa (e successiva ripresa) del ritmo della canzone in corrispondenza della parte di testo che fa "le ali di un uomo volante", pressoché identica al passaggio "dentro il pianeta del cuore" della canzone Ascolta il tuo cuore di Laura Pausini, contenuta nell'album Le cose che vivi del 1996.
Lo stile ed il ritmo de L'uomo volante, inoltre, ricordano vagamente She's the one di Robbie Williams (album I've been expecting you del 1998), mentre la struttura ritmica delle strofe cantate presenta delle analogie con quella di Lei che degli Zurawski (presentata al festival di Sanremo del 2003 e contenuta nell'album Zurawski di quell'anno) e quella di Surf nelle vene di Mauro Di Maggio (album In ogni forma, anno 2003).
- E ti amo
Anche il singolo estivo di Marco del 2004, E ti amo (album Masini, anno 2004), presenta nell'introduzione una somiglianza evidente di ritmo, arrangiamento ed armonia con un'altra canzone: questa volta si tratta de La nostra storia di Luca Carboni, contenuta nell'album Lu*ca del 2001.
Difficile capire se queste recenti citazioni di Marco siano volute o involontarie: fattostà che forse dovrebbe farci un po' più d'attenzione...